JOB ACT: ILLEGITTIMO IL CRITERIO DI ANZIANITA'

Corte Costituzionale, comunicato del 26 settembre 2018

27-09-2018

La Consulta, con nota dei giorni scorsi - la sentenza sarà infatti depositata nelle prossime settimane - ha precisato di aver dichiarato l'illegittimità costituzionale del criterio in base al quale vengono determinate le indennità spettanti al lavoratore in caso di licenziamento illegittimo.
I giudici hanno infatti confermato la scelta del Legislatore del 2015, quella cioè di limitare la tutela reale in funzione dell’integrale monetizzazione della garanzia offerta al lavoratore licenziato, confermando di fatto le c.d. tutele crescenti che rimangono tutt'ora in vigore.
Ad essere oggetto di censura, perché in contrasto con la Costituzione, è stato invece il criterio, ritenuto troppo rigido, di determinazione degli indennizzi stessi.
Per la Corte la previsione di un’indennità crescente in funzione della sola anzianità di servizio del lavoratore è contraria ai principi di ragionevolezza e uguaglianza, e contrasta, anche, con il diritto e la tutela del lavoro sanciti dagli articoli 4 e 35 della Carta fondamentale.
Occorrerà ora attendere le motivazioni della decisione che saranno depositate nelle prrossime settimane per conoscere l’effettiva portata della declaratoria di incostituzionalità di parte del D.Lgs n. 23/2015.